XXI Spot School Award e Legambiente contro il fenomeno Fast Fashion.
Parte la ventunesima edizione di Spot School Award, Premio Internazionale dedicato agli studenti ed al loro talento creativo.
Quest'anno Legambiente, la più grande associazione ambientalista italiana e partner del Premio, propone il brief "Emergenza climatica e fast fashion: un fenomeno insostenibile ed inquinante". Lo stesso è pubblicato sul sito spotschoolaward.it. E' una problematica estremamente attuale e di interesse planetario, con un ciclo di produzione altamente inquinante perchè, così come si presenta oggi la situazione, la filiera del tessile esercita una pressione enorme sulle risorse naturali. Difatti, la fast fashion comporta un elevato impiego di fattori produttivi ad alto costo energetico e quindi un rilascio di componenti tossiche nell'ambiente. Uno stile di vita, quello dei consumi frenetici nel nostro vestire quotidiano, assolutamente da rivedere. Agli studenti lo Spot School Award affida il compito di creare efficaci campagne pubblicitarie per un prezioso contributo al grande impegno e alle attività messe in campo da Legambiente. Le qualità e la bravura dei giovani partecipanti vengono sovente gratificate fin dalle prime edizioni del Premio; l'ultima in occasione della Giornata mondiale dell'Alimentazione dello scorso ottobre. Legambiente, infatti, ha deciso di pubblicare la campagna "Per riempire una piscina basta un hamburger" sul sito changeclimatechange.it; un messaggio efficace per promuovere un consumo consapevole di carne e che evidenzia l'importanza del rapporto tra le nostre scelte ed i cambiamenti climatici. Il lavoro, che ottenne il bronzo allo Spot School Award nel 2020, è stato realizzato da Marianna Censi Morini, Camilla Ceriani, Silvia Trivella, Xinyi Zheng, studenti della NABA Nuova Accademia Belle Arti di Milano.
In foto campagna stampa vincitrice oro nel 2006 e realizzata anche come guerrilla da Legambiente.